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Roberto Amaretti nominato ai vertici del sodalizio, che compie 40 anni “L’ultimo decreto impedisce manifestazioni come sagre e feste”
Pubblicato il 12 novembre 2020 , di GIANCARLO AULIZIO
Roberto Amaretti, di 55 anni, dipendente di un’azienda locale di elettronica, già volontario della Pro loco e del gruppo Alpini da qualche giorno ricopre la carica di nuovo presidente della Pro loco di Modigliana.
L’associazione – che conta circa 100 iscritti tra i quali moltissimi operativi – purtroppo sta affrontando, come tante altre, l’annus orribilis del volontariato. Le iniziative promosse regolarmente in migliaia di città e paesi si sono dovute arrendere, infatti, al diffondersi del coronavirus e alle misure sempre più restrittive necessarie per ridurne la diffusione.
La Pro loco di Modigliana si costituì provvisoriamente nel 1979 e fu riconosciuta ufficialmente dall’Ente provinciale con delega al turismo nel 1980. Quindi quest’anno, covid-19 permettendo, si sarebbero dovuti festeggiare i 40 anni dalla nascita del sodalizio.
Amaretti, lei ha sostituito il precedente presidente, Gian Franco Piolanti, dimessosi lo scorso settembre.
“Ho ceduto alle ’pressioni’ del consiglio con piacere e perché tutti si sono impegnati, nei rispettivi ruoli, a darmi una mano. Tra loro ha dato la sua disponibilità soprattutto il già presidente ed oggi mio vice Pier Paolo Tacconi dato che per i miei impegni professionali ho bisogno di qualcuno che, se occorre, possa sostituirmi”.
La Festa del Sangiovese, ’Non solo Kiwi’, ’Zoc ed Nadel’ sono solo le più importanti tra le tante sagre ed iniziative che portate avanti da tempo ma sulle quali il covid ha imposto lo stop.
“Infatti quest’anno non abbiamo potuto fare molto se non un paio di donazioni: una alla nostra Protezione civile e l’altra offrendo i premi in denaro della ’Lotteria dei commercianti’”.
Il nuovo consiglio da chi è costituito?
“Oltre che da me e Tacconi, Antonia Salghini segretaria, Roberto Biondi economo, Stefano Lombardi magazziniere, Sabrina Bresciani cucina, e i consiglieri Giada Cavina, Luca Monduzzi e Paolo Rossi”.
C’è speranza di avere il tradizionale ’Zoc ed Nadel’ quest’anno?
“L’ultimo decreto ministeriale impedisce di fatto le manifestazioni come sagre e feste, rendendo impossibile la realizzazione dello Zocco che, comunque, era stato pensato in forma ridotta. Mantenendo il gigantesco albero di Natale che da sempre accompagna lo Zocco e lo illumina, solo se possibile e d’accordo con l’amministrazione comunale”.
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